Carnevale di Sciacca

Il Carnevale di Sciacca 2025 | Peppe Nappa | PROGRAMMA

Il Carnevale di Sciacca è uno dei carnevali più importanti d’Italia, annoverato tra i Carnevali Storici dal Ministero per i Beni e Attività Culturali. È una festa unica, una meravigliosa macchina del divertimento per tutte le età.
5 corsi mascherati di carri allegorici imponenti realizzati in cartapesta, gruppi mascherati con costumi creati ad arte, musiche inedite trascinanti, copioni satirici, ed un ricco programma di eventi culturali, attività collaterali, un village dello street food, un’area per i bambini, un luna park e due palchi per le esibizioni.
Appuntamento Sabato 22, Domenica 23, Venerdì 28 Febbraio, Sabato 1 e Domenica 2 Marzo.

IL COINVOLGIMENTO
Il Carnevale è un evento che coinvolge tutti. Le Associazioni Culturali del territorio si occupano della costruzione dei Carri Allegorici in cartapesta e di coinvolgere le maestranze per realizzare al meglio ogni caratteristica del carro.
Sono fabbri, maestri ceramisti, illuminotecnici, movimentisti, poeti, compositori, musicisti, cantanti, attori, coreografi, ballerini, costumisti, sarti; ciascuno con il proprio estro concorre alla realizzazione di vere e proprie opere d’arte.

IL DIVERTIMENTO
Il Carnevale di Sciacca è il regno del divertimento per grandi e bambini; l’atmosfera gioiosa e allegra produce una sensazione di spensieratezza che coinvolge tutti; le musiche del carnevale di Sciacca rappresentano il motore trascinante del divertimento, sono apprezzate dal numeroso pubblico.

IL CONCORSO
La rivalità tra le Associazioni dei Carristi è l’anima del Carnevale; tutte le maestranze fanno a gara per realizzare i prodotti più belli ed apprezzati, per poter vincere il Trofeo del Carnevale e vedere scritto il nome del proprio sodalizio sull’Albo d’oro del Carnevale di Sciacca.

LA MASCOTTE
Il Peppe Nappa è la maschera ufficiale del Carnevale di Sciacca. A lui ogni anno il Sindaco consegna simbolicamente le chiavi della città fino all’ultima sera di Carnevale, durante la quale il carro che rappresenta Peppe Nappa viene bruciato sancendo la conclusione dei festeggiamenti.

 

Sciacca

Sciacca - Spiagge e alloggi consigliati

Quella che i Romani chiamarono Terme Selinuntine è l’attuale caratteristico paese di Sciacca, che sembra tuffarsi nel mare, il cui centro storico, in parte racchiuso tra le mura, è un reticolo di vicoli ciechi e di cortili in stile arabo.

Il nome attuale – dall’arabo as-saqah, “l’acqua” –, l’antico nome greco di Thermai Selinuntinai (“Terme di Selinunte”) e i romani Thermae Selinuntinae Aquae Labodes (“Labbra d’acqua”) rivelano facilmente e senza dubbi l’originaria vocazione della cittadina, che nacque nel VI-V secolo a.C. proprio come uno stabilimento termale dipendente dalla potente e vicina Selinunte, della quale condivise le sorti, compresa la distruzione, nel 409 a.C., ad opera dei Cartaginesi. In età romana, a partire dal II secolo a.C., si sviluppò qui l’uso termale delle stufe di acque sulfuree di monte Kronio, crebbe l’agricoltura e la città trovò un impulso allo sviluppo. Gli Arabi cinsero di mura l’abitato e lo espansero secondo i modelli, ancora oggi riconoscibili in alcuni quartieri, della loro cultura insediativa. I Normanni ampliarono la cinta muraria facendo spazio alla convivenza di Greci, Arabi e Franchi. In età moderna, nel XV e XVI secolo d.C., sul tessuto dell’architettura civile medievale fu innestata la sontuosa edilizia dei palazzi dell’aristocrazia terriera – il Palazzo Steripinto ne è un esempio per tutti – e fu realizzato il circuito murario bastionato per volontà di Carlo V d’Asburgo. Al XVII secolo d.C. risalgono i radicali restauri delle chiese e dei conventi nelle forme barocche che oggi apprezziamo. Negli anni ’50 del Novecento, la costruzione del Grand Hotel delle Terme e dello stabilimento di monte Kronio conferirono all’economia di Sciacca un’impronta turistico-termale di nuova concezione. Nel passeggiare per le vie del centro, si nota subito come la produzione ceramica sia per Sciacca più di un’attività artigianale, una vocazione: vasi colorati, pannelli murali e scalinate decorate da maioliche vestono la città in un festoso gusto rinascimentale. Il Carnevale di Sciacca, con la sfilata di carri allegorici, è uno dei più antichi e suggestivi della Sicilia, e non può mancare la visita al museo tematico, alla periferia occidentale della città, in via Fratelli Bellanca. Il percorso alla scoperta delle innumerevoli bellezze naturali e culturali di questa amena località segue l’originaria ripartizione in tre quartieri, adagiati su altrettanti piani di roccia inclinati verso il mare. Il piano intermedio, tra la piazza Scandaliato e la strada principale di corso Vittorio Emanuele e via Licata, è una stretta fascia di eleganti edifici religiosi e civili. Il piano superiore, del più vasto quartiere di Terravecchia, è un intrico di vicoli e stradine spesso a gradoni, d’impronta araba, delimitato a nord da una cinta muraria bastionata, di cui rimangono tratti consistenti, oltre al trecentesco Castello Luna. Il terzo livello del piano inferiore è sottostante all’edificato del corso e degrada ripidamente fino al molo; è il quartiere dei marinai e dei vasai ceramisti. Sul promontorio, a est, una passeggiata nella cornice di decorativi palmizi separa il Grand Hotel delle Terme dal sublime strapiombo sul mare limpido e cristallino.